Alle ore 04.00 della mattina del Mercoledì Santo, molto suggestiva è l'apertura della Chiesa di Sant'Antonio Abate, dove viene esposto alla venerazione dei fedeli il simulacro del Cristo alla Colonna, accompagnato dalla preghiera dei fedeli al grido di "Viva lu Patri di tuttu lu Munnu"; inizia così "A' festa do Cristu a Culonna" e con essa la Settimana Santa a Palagonia.
Questo rito non ha mutato nel tempo il modo in cui si svolge, infatti i fedeli si recano verso la Chiesa di "Sant'Antoniu" e dopo il suono della "troccola", ossia un legno su cui batte un pezzo di ferro, un grido si alza all'unisono nel silenzio: "Viva lu Patri di tuttu lu munnu, viva lu Santissimu Cristu a Culonna".
Le porte della chiesa si aprono per tutto il giorno, dando a tutti la possibilità di visitare "U Signuruzzu". Durante "A' festa do Cristu a Culonna" i confrati sfilano con "u' sunnaccu" alzato, a volto scoperto.
Dopo la partenza in piazza si assiste "o mortoriu", ovvero uno sparo di centouno mortaretti che rappresenta le frustate ricevute da Gesù durante la flagellazione.
Secondo la tradizione, i fedeli che hanno ricevuto una grazia, compiono "u' viaggiu" a piedi scalzi.
Una volta il Cristo alla Colonna si venerava il Giovedì Santo ma poi, per un non si sa quale buon motivo, la Curia decise di spostare tale rievocazione al Venerdì, cioè nello stesso giorno del Venerdì Santo.
Tale scelta causò non pochi malumori tra la popolazione, tanto che il Venerdì Santo sera del 1995 durante la processione del Cristo Morto, vi fu una sorta di ribellione contro il Clero. Questa cosa provocò la reazione della Diocesi con la chiusura delle Chiese per un periodo; successivamente si decise di anticipare al Mercoledì Santo i riti del Giovedì Santo e tutto ritornò alla calma.
In serata si svolge la processione del Cristo alla Colonna, seguita dalle Confraternite e dai gruppi parrocchiali, che attraversa il centro storico per giungere alla sua destinazione notturna che è la Chiesa Madre.
I bambini piccoli vengono vestiti da "Nudi", con camicia, pantaloncini, calze e fazzoletto in testa, tutti in bianco.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dalla pagina facebook "Congregazione Maria Santissima Immacolata in Palagonia".

